domenica 23 gennaio 2011

Maria Sklodowska Curie (1867-1934)

Quest'anno abbiamo ripassato un po' di chimica e visto in maggior dettaglio le caratteristiche degli atomi, imbattendoci anche in isotopi, reazioni di fusione e fissione e decadimento radioattivo.
Una scienziata che contribuì in modo significativo a sviluppare studi e applicazioni sulla radioattività fu senza dubbio Marie Curie.


Ecco la sua biografia


Maria Sklodowska Curie nacque a Varsavia, in Polonia, che in quel periodo era annessa all'Impero russo. Era un'allieva di Henri Bequerel che, un giorno, lasciò sbadatamente una lastra fotografica incartata dentro un cassetto assieme a dei sali di uranio. Con grande sorpresa lo scienziato estrasse una lastra bruciacchiata, come se fosse stata alla luce. Affidò lo studio della misteriosa lastra impressionata a Marie Curie, che assieme al marito, capì che alcune rocce rilasciano energia in modo costante, senza però perdere massa o diminuire nelle dimensioni. Marie curie batezzò il fenomeno "radioattività".
Insieme al marito Pierre Curie, fisico francese, scoprì due nuovi elementi: il Radio e il Polonio (così chiamato in onore della sua terra). 
 Nel 1897 nacque Irene, alla quale sarà assegnato nel 1935 il Premio Nobel per la Chimica. Nel 1898 isolarono alcuni composti che sviluppavano una radioattività anche centinaia di volte superiore a quella dell'urano. Nel 1903 i coniugi Curie e Bequerel ricevettero insieme il Nobel per la fisica grazie a queste importanti scoperte. Durante la prima guerra mondiale Maria Curie costruì un'unità mobile dotata di apparecchi per raggi X che spostava nelle vicinanze del fronte personalmente, insieme alla figlia Irene, diciottenne, per verificare la gravità delle ferite e dei traumi dei soldati.
Nel 1905 nacque la seconda figlia Eva-Denise. Due anni dopo Pierre morì a seguito di un incidente stradale e a Maria venne  riconosciuto il titolo di professore alla Sorbona. Nel 1910 riuscì ad isolare il Radio metallico. Nel 1911 ottene il suo secondo premio Nobel questa volta per la Chimica e ad oggi rimane l'unica scienziata ad aver conseguito il premio Nobel per la fisica e per la chimica.
Morì nel 1934 di leucemia, a 67 anni, logorata dalle radiazioni emesse dai materiali che aveva usato per anni. In quel tempo si riteneva che la radioattività fosse benefica perchè associata all'energia. Alcuni produttori di dentrifici inserivano del torio radioattivo nella pasta fino agli anni '20. Oggi sappiamo che la radioattività è molto pericolosa e va maneggiata con cautela. Persino gli appunti presi dalla Curie sono radioattivi e chi volesse leggerli ora deve indossare indumenti protettivi.
Nel 1995 le sue ceneri, insieme a quelle  del marito, sono state trasportate al Pantheon, in Francia.
                                                                                                                       





Ecco qui sotto raffigurato un grafico che rappresenta le diverse sorgenti di radioazioni che si possono trovare in natura...















                   CIM2L

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